Sudan Women


di Alessandro Costa
05 Dec 2025
 

anno 2025
Dimensioni L39 x H30

Tecnica : tavola /cartone/carta riciclata /acrilico/ penna a inchiostro

La guerra in Sudan, iniziata il 15 aprile 2023 tra le Forze Armate Sudanesi e le Forze di Supporto Rapido (RSF), è oggi una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, con migliaia di morti e feriti.

Nelle ultime settimane le RSF hanno conquistato la città di El Fasher, nel Nord Darfur, dopo oltre 500 giorni di assedio. Circa 250.000 persone sono rimaste intrappolate e solo poche migliaia sono riuscite a fuggire verso Tawila, dove vengono curati civili feriti, bambini gravemente malnutriti e persone che raccontano massacri, torture e condizioni di estrema fame.

In tutto il Sudan 24,6 milioni di persone necessitano di aiuti umanitari e 10,7 milioni sono sfollate, la metà bambini: è la più grande crisi di sfollamento al mondo. Oltre 3 milioni hanno cercato rifugio nei paesi vicini, fra cui 600.000 in Ciad nell’ultimo anno.

Le principali emergenze riguardano:

Malnutrizione estrema: in molte aree la popolazione è isolata da oltre un anno senza accesso a cibo; alcuni sopravvivono con mangime per animali. Tra gli uomini arrivati da El Fasher, 1 su 5 soffre di malnutrizione acuta grave.
Sistema sanitario al collasso: ospedali attaccati o occupati, mancanza di elettricità, medicinali e acqua; epidemie di morbillo e colera sono in aumento. I bambini sono particolarmente a rischio per mancanza di vaccini.
Cure materne e pediatriche insufficienti: donne costrette a partorire in casa, alti rischi di complicazioni e scarsa assistenza prenatale; i bambini subiscono fortemente le conseguenze delle condizioni di vita nei campi.
La popolazione sudanese affronta quindi una crisi umanitaria estrema, aggravata da fame, violenze, malattie e mancanza di cure.