ORIGO

Origine del Mondo


from Alessandro Costa
29 Oct 2025
 

anno 2025
Dimensioni L50 x H60

Tecnica : tela acrilico/gesso/colla/carta

Proviene dal latino origo, a sua volta dal verbo oriri. Il suo significato è quello di ‘levarsi, sorgere’, e in seconda battuta ‘nascere’. L’oriente e l’origine sono cugini: il primo è il luogo dove si leva il sole, il secondo è quel che c’era ancora prima del sole, ancor prima del pensiero, quando niente di tutto ciò che conosciamo esisteva. 

I rituali mestruali, che sono stati tramandati durante i secoli dalla chiesa come riti patriarcali, furono creati quando le donne dell’era agricola insegnarono l’analogia della nascita mestruale: come la madre crea il bambino dalla sua stessa carne, così ci fa con la sua carne, nella forma di seme, Madre Terra. Le donne per insegnare questo principio alla gente delle loro comunità, alle altre o talvolta alle ragazze vicine al menarca, facevano un pane di forma femminile, e nello specifico di una yoni o di una luna piena. Questo pane speciale, sia che fosse fatto di riso, miglio, mais, grano o segale, era ed è ancora oggi mangiato in una cerimonia pubblica, da Cerere, nome latino di Demetra, la dea che ci diede il grano e la parola cereali. Gli speciali prodotti con corpi di donna erano consumati nelle varie cerimonie del culto della Dea. In Communion with the Goddess, Lawrence Durdin-Robertson ne descrive una: “L’Eucarestia di Iside consisteva nel pane, che lei aveva donato all’umanità, e nel latte che era fluito dal suo seno: il calice da cui l’iniziato beveva la sua pozione era una coppa a forma di seno di donna[10]. Il calice rappresentava anche l’utero poiché in alcune cerimonie si beveva il sangue dell’origine dall’originale fonte mestruale. Come spiega Durdin-Robertson: “L’Altare [nella religione] della Dea è il luogo in cui Lei o la sua sacerdotessa elargisce ‘il potere dell’altare’ (o ‘il potere del sangue’). Qui la potenza è donata in maniera naturale e vivente a ogni sua mestruazione mensile. E così il grande simbolo del potere dell’altare, nella religione matriarcale, è il naturale e meraviglioso simbolo della Luna”.[11] L’altare è il grembo della madre, un luogo in alto e piano, coperto con una stoffa, o gonna, dove vengono posti i prodotti sacri del corpo delle donne. La parola “eucarestia”, comunione, deriva da un altro antico nome della Dea, “Charis” [12]. In sostanza, tutte le comunioni sono iniziate come comunioni con la Dea; l’eucarestia cristiana è l’imitazione dell’evento mestruale di condivisione dei cereali.

 Per dichiarare pubblicamente lo stato mestruale di cambiamento e di massimo potere, o tupua, le donne di tutto il mondo da tempi immemori si sono dipinte con pigmento rosso. In India e in altri luoghi, si crede che la fronte sia la sede dell’anima e per questo viene segnata con un punto rosso durante le cerimonie religiose. Il volto della donna apache nella speciale occasione della sua prima mestruazione viene dipinto di rosso da una sciamana/odopo di che lei si cimenta per tutta la notte in una danza sacra. Per altre native americane, le striscie rosse sulla gamba hanno il significato dell’inizio delle mestruazioni. Tra alcune popolazioni australiane, la mestruante si mette della vernice rossa dalla vita in su, mentre in alcune tribù la applica solo intorno alla bocca. E l’usanza è la stessa per molte popolazioni europee e americane. Sebbene non ci siano dei riti formali, alla pubertà le ragazze spesso indossano il rossetto e lo smalto rosso a indicare l’importante cambiamento in termini di ruolo che stanno attraversando, quello dall’infanzia all’essere donna: l’acquisizione del potere del sangue. Il mestruo è il fiore di una donna, la fioritura del suo potenziale, il segnale che è ora di assumere le funzioni proprie della donna. Quando queste funzioni vengono limitate, depotenziate o disprezzate dagli altri, allora anche lei maledirà la sua prima mestruazione in quanto segno di un peggioramento di status e inizio dell’amara sorte che le è toccata. A questo punto può anche separarsi emozionalmente da sua madre. Se i ruoli dell’essere donna sono illimitati, potenti e rispettati dagli altri, lei celebrerà il suo menarca più di una prima comunione, e persino di più del suo primo matrimonio.

Bibliografia

Dal sangue sacro alla maledizione e oltre
di Judy Grahn (introduzione e traduzione di Sandra Capri)