SEGNI ERRANTI

 

 

Il materico è un esigenza vitale, come aria per respirare, è spogliarsi di quell'abito mentale"; è una sovrapposizione di strati, per ogni strato c'è una traccia, lasciando una traccia, polvere di tela, brandelli di carta, stoffe di colori e colori di liquami, metalli fusi e catrami di sogni.

La tecnica del materico, svolta con dovizia "monacale" dove per ogni rielaborazione della materia sempre più scarna, sempre più essenziale.

Più che simbolismo è un "segno", una scrittura paleo-urbana, "forbita e mai elementare, riflessiva e mai istintiva, una scrittura che nasce come "logos", come percorso dialettico di civiltà metropolitane erudite. Il quadro va oltre il proproprio valore di posta in essere, va oltre i parallellismi simbiotici, il quadro vive come la vita di ognuno di vita propria, e trova nella "luce" la sua ragion d'essere.