CECCO DEL CARAVAGGIO ALIAS FRANCESCO BONERI

Cecco del Caravaggio alias Francesco Boneri era un pittore atipico, insofferente alle regole, determinava contrasti ed anche forse inimicizie, non arrivando mai al suo maestro per quanto riguarda cronache storiche e giudiziarie.Figura enigmatica, l'artista appare come un anticonformista, con la capacità di creare clamorose novità negli impianti iconografici, virtuoso di una pittura straordinaria, porta sia la forma che i contorni ed i colori ad una visione della natura oltranzista, audace, prepotente e privo di timori censori al punto di essere molto esplicito nei richiami erotici e nei messaggi omosessuali.

LA RESURREZIONE Art Institute of Chicago Opera eseguita nel 1619-20 che viene dipinta fuori dagli schemi, privo di regole e certezze, tranne quella della data. Destinata alla cappella della famiglia Guicciardini in Santa Felicita a Firenze. Non ci arriverà mai. La pala fu rifiutata, l’appuntamento con il successo, mancato. La particolarità dello scandalo nasceva da più ragioni: una scarsa fedeltà della scena alle Scritture ma soprattutto l'iperrealismo, quasi metafisico dell'intera composizione. L'artista applica quello che gli aveva trasmesso il maestro Merisi. Lo stanzone buoi delle pose dove viene appeso all'alto del soffitto un grosso lume che fa piovere luce e ombra sui modelli. La fedeltà del dipinto è così forte che ritrae anche le pareti dello studio, e tuuta la Resurrezione" si mostra per quello che è: una seduta di posa. La profondità sparisce, il Cristo non si libra dell'aria, anzi è appoggiato con un piede ad una pedana, come una scelta voluta, il confine che il suo maestro aveva tracciato viene superato.

Sibilla Eritrea. Cecco del Caravaggio (1589–1620) circa 1610-1620. Da una ricerca eseguita da Gianni Papi:" la visione diretta ha confermato pienamente quanto avevo intuito dalla fotografia, cioè l’autografia di Cecco del Caravaggio e quelle particolarità espressive, nuove e originale nel corpus del pittore. Nella visione della Maddalena da lui ritratta, timorosa e preoccupata, possiamo vederla ritratta in una versione dove la santa è presentata come una cortigiana dal sontuoso vestito e dal vistoso turbante, col volto protervo, con lo sguardo che quasi sfida la volontà divina. Un’iconografia simile è poi utilizzata da Cecco per un’altra immagine, già presso Canesso, dove la figura femminile diventa una Sibilla, per l’inserimento di un cartiglio e di una penna d’oca che la donna tiene fra le dita.

Sant'Agostino allo scrittoio 1610-1620 Casamari, Pinacoteca Abbazia Cistercense Questa stupenda opera si trova nella Pinacoteca della Abbazia cistercense di Casamari assieme a un altro quadro che raffigura sant'Ambrogio. Questa tipologia di scena è stata affrontata più volte da diversi artisti, che hanno rappresentato il santo nel suo scrittoio seduto in atto di scrivere. La scena è spesso il complemento o l'ambientazione preferita per le rappresentazioni tradizionali di Agostino vescovo e Dottore della Chiesa: sua caratteristica è proprio quella di avere scritto un gran numero di opere. In questa rielaborazione di Cecco del Caravaggio il santo è in una stanza con un'ampia apertura che lascia intravedere una marina con delle montagne. Agostino ha un aspetto giovanile con una folta barba rossiccia che gli copre mento e petto. Indossa un elegante piviale con i lembi rivoltati da dove si può notare la presenza di un abito nero, il saio degli eremitani. Con la mano destra impugna una penna che sta usando per scrivere su un foglio che tiene fermo con la mano sinistra. Sparsi si notano dei libri sulla tavola. Una mitra verde e un bastone pastorale alle spalle completano i simboli della sua dignità episcopale. Il viso di Agostino ha un aspetto estatico in sintonia con quanto sta facendo: i suoi scritti traggono sempre ispirazione dal pensiero e dalla parola divina.

La Cacciata dei mercanti dal Tempio è un dipinto, eseguito tra il 1610 ed il 1615, ad olio su tela, dal pittore Francesco Boneri detto Cecco del Caravaggio (doc. XVII secolo), conservato presso la Gemäldegalerie di Berlino (Germania). La scena si svolge sotto i portici del cortile esterno del Tempio di Gerusalemme, dove si era istallato un fiorente mercato, particolarmente attivo proprio nei giorni di festa, con cambiavalute e vendita di animali (colombe, agnelli e buoi) da offrire in sacrificio. Infatti nel dipinto viene presentato l'episodio della Cacciata dei mercanti dal Tempio detto anche Purificazione del Tempio, compaiono: Gesù Cristo reagisce con estrema energia e veemenza, usando una sferza fatta intrecciando alcune cordicelle, contro coloro che egli considera profanatori del Tempio. Mercanti e cambiavalute si tirano indietro spaventati di fronte all'energica reazione di Gesù Cristo; uno di questi, raffigurato riverso a terra mentre cerca di racimolare alcune monete, è il simbolo della cupidigia umana. Alcuni animali, condotti nel cortile, per essere venduti come offerte sacrificali nel Tempio, durante il periodo pasquale. Inoltre, nella scena sono presenti alcuni dettagli, resi con grande cura, spesso di valore simbolico, come: Banco dei cambiavalute è appoggiato sopra un'ara greco-romana.

Il Tributo della moneta Cecco del Caravaggio - 1615-1620 ...."Dunque i figli non sono obbligati a pagare le tasse. Ma non dobbiamo dare scandalo: vai perciò in riva al lago, getta l'amo per pescare, e il primo pesce che abbocca tiralo fuori; aprigli la bocca e ci troverai una grossa moneta d'argento. Prendi allora la moneta e paga la tassa per me e per te."....

Cecco del Caravaggio, Interno con Natura Morta e Giovane con Flauto, olio su tela (Foto Oxford Ashmolean, Museum)

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