Il Signore delle Tempeste


di Alessandro Costa
10 Jul 2025

anno 2025
Dimensioni L60 x H54

Tecnica : tavola cartone  tempera/acrilico/olio/carta pesta

Enlil (Sumero: 𒀭𒂗𒆤 dEN.LÍL, "Signore delle tempeste")[1] era l'antico dio mesopotamico del vento, dell'aria, del tempo meteorologico e delle tempeste. Viene per la prima volta attestato come la principale divinità del pantheon sumero, ma in seguito fu adorato dagli Accadi, dai Babilonesi, dagli Assiri e dagli Hurriti.

Il principale centro di culto di Enlil era il tempio Ekur nella città di Nippur, che si credeva fosse stato costruito da Enlil stesso ed era considerato la "cima di ormeggio" del cielo e della terra. Si credeva che lui stesso fosse così santo che nemmeno gli altri dèi potessero guardarlo. Enlil si impose come dio supremo durante il XXIV secolo a.C. con l'ascesa di Nippur. Il suo culto cadde in declino dopo che Nippur fu saccheggiata dagli Elamiti nel 1230 a.C. e fu infine soppiantato come dio principale del pantheon mesopotamico dal dio nazionale babilonese Marduk.

Il nome di Enlil deriva dal sumero EN, «Signore», e LÍL, «tempesta», «vento». Il suo nome quindi si traduce letteralmente come "Signore della Tempesta". Il nome di Enlil non è una costruzione genitiva, che indica che Enlil era visto come la personificazione della tempesta stessa piuttosto che semplicemente la causa delle tempeste. Si potrebbe quindi tradurre Enlil come "Signor tempesta".

 

IL RACCONTO SUMERO DEL DILUVIO
Ovvero:
come Enlil decide di sterminare l’ umanità,
ma il benevolo Enki riesce a salvarla.

Violenti tempeste e venti insorsero contemporaneamente,
il diluvio spazzò le cime;
per sette giorni e sette notti
il diluvio spazzò le terre,
e la grande barca fu sballottata.
Poi il sole risplendette in cielo e in terra,
Ziusudra aprì una feritoia nella barca
e il sole, l’ eroe Utu, potè finalmente entrare nella barca e
illuminarla con i suoi raggi.
Ziusudra, il saggio (il signore),
guardò il sole e si inginocchiò.
Sacrificò un vitello e numerose pecore in suo nome.